Perché ADPM Drones punta su comunità e condivisione
In molti settori dell’Information Technology c’è ancora una visione contrastante riguardo all’utilizzo di software open-source. A fronte delle opportunità offerte dal poter contare su una ampia comunità nel trovare soluzioni efficaci per superare limiti e malfunzionamenti, resiste una concezione che guarda con maggior favore allo sviluppo di sistemi proprietari, a prescindere dal contesto e dai requisiti operativi. ADPM Drones ha scelto una posizione chiara in proposito, collaborando fin dall’inizio a piani basati su apertura e condivisione.
“Ci sono diversi vantaggi nell’affidarsi a software open-source, uno dei primi è la flessibilità garantita dall’operare sul codice sorgente per adattarlo alle singole necessità, che consente ogni tipo di customizzazione. In secondo luogo va considerata la forza di una community numerosa, che permette di sviluppare e testare rapidamente il prodotto a costi molto bassi”, spiega Luca Brizzi, Presidente esecutivo e Head of R&D dell’azienda romana.
“Per quanto sia una forma complessa di collaborazione, l’open-source tende a migliorare in maniera naturale il prodotto finale e, in virtù di tali risultati, ADPM Drones ha supportato e continua a supportare, sia dal punto di vista economico che dello sviluppo, alcuni progetti open-source interessanti per il settore droni”, continua Brizzi. In questo ambito, va tenuto a mente che l’azienda, insieme agli sviluppatori principali, per un paio di progetti ha anche già realizzato prodotti commerciali che agevolano l’utilizzo dei prodotti ADPM Drones.
Quanto alle iniziative open-source supportate, si possono citare:
- UV Hub che integra le comunicazioni mobili terrestri con le comunicazioni satellitari
- Rosetta Drone per l’integrazione di droni commerciali con protocolli di comunicazione open-source
- Il firmware per droni iNavFlight
Sì all’open-source, quindi, con la necessità di allargare la comunità di singoli professionisti e aziende in grado di apportare idee, progetti e soluzioni. “Uno dei motivi principali che ci spinge a promuovere l’utilizzo dei sistemi open-source anche su larga scala è la rapidità di implementazione di soluzioni molto avanzate nelle proprie, soprattutto quando si è nelle fasi iniziali della vita di un prodotto di start-up”, puntualizza Brizzi.
E che si tratti di droni, telecomunicazioni, criptovalute e tanti altri settori il concetto non cambia: per chi punta a creare e sviluppare un’azienda, l’open-source è un partner utile, solido e prezioso.